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La signora Concetta a Londra

Il 13 settembre la signora Concetta, regina dei fiori e delle pesche giganti del suo paesino in campagna, decide di volare a Londra per visitare sua figlia.

In valigia porta: un basilico intero (“così mia figlia respira sano”), fichi maturi, e perfino un pollo arrosto “per non rischiare con il cibo inglese”.

Alla dogana l’agente chiede:

— Any liquids?

Concetta sorride:

— Solo un po’ d’olio d’oliva extravergine, fatto in casa!

La figlia, invece, è una tipica Gen Z: vive in bici, evita la politica come la peste, e non ha la minima idea che in città ci siano scioperi e traffico paralizzato.

Così, quella mattina, prende la sua bici e… puff! Si ritrova in mezzo a una carovana infinita di ciclisti londinesi che pedalano al lavoro.

Concetta, che la segue con lo sguardo dal marciapiede, esclama:

— Mamma mia, ma Londra è diventata un Giro d’Italia?!

I ciclisti la salutano con la mano. Lei risponde agitando un mazzo di basilico.

Un passante la guarda perplesso e le chiede:

— Madam, is this a protest?

Concetta:

— Macché protesta, figliolo! È solo che mia figlia non ha la patente, e Londra sembra un campo di biciclette!

La sera, davanti al Big Ben, sospira:

— Carino… ma vuoi mettere le nostre campane in paese? Quelle almeno ti ricordano che è ora di fare la salsa di pomodoro!

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